Lezioni di Bioenergetica

La pratica teatrale si incontra con l’Analisi Bioenergetica a partire dagli anni Settanta. Di particolare rilevanza è, proprio in quel periodo, l’introduzione delle classi di esercizi bioenergetici nel training teatrale presso l’Actor’s Studio di New York.

La sistematizzazione stessa degli esercizi bioenergetici risale al lavoro congiunto di Alexander Lowen (psichiatra e psicoterapeuta), Leslie Lowen (danzatrice) ed Ellen Greene Giammarini (insegnante di teatro e direttore artistico).

Trait d’union fra le diverse discipline il corpo e le sue molteplici possibilità di espressione.

Lavorare sulla dinamica energetica del corpo, difatti, non offre solo la possibilità di innescare dei processi di evoluzione personale e di confronto con il vero Sé, ma si rivela un utilissimo e fertile strumento di lavoro nei gruppi, ancor più quando si sceglie di esporsi nell’azione teatrale.

Prestare la propria energia (non solo cinetica) al personaggio e alla scena significa poterla innanzitutto contattare, poi contenerla ed averne la giusta padronanza per riuscire a direzionarla nell’espressione desiderata.

Gli approfondimenti esperienziali di Analisi Bioenergetica si propongono dunque come opportunità di osservazione delle dinamiche psico-corporee, proprie ed altrui, in un continuo rispecchiamento fra il gruppo e sé stessi, alla ricerca di senso e di potenzialità non ancora conosciute.

In continuità con le pionieristiche intuizioni del suo fondatore Alexander Lowen, la formazione bioenergetica non si intende come un percorso terapeutico ma come una pratica preventiva di benessere, quindi facilitatore nella ricerca dell’individuazione della cifra stilistica, personalissima, dell’allievo, sostenendone la ricerca della fluidità psicosomatica, della libertà di pensiero e del potenziale creativo.

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