“La Signorina A” è il nome dello spettacolo che sarà presentato il 30 gennaio 2016, alle ore 21, presso il Teatro dell’Affratellamento, sito in via Giampaolo Orsini 73 a Firenze.
L’ultimo lavoro del progetto di teatro nelle terapie “ControAttaccoTeatro” tratta il tema dell’adolescenza, la regia è curata da Daniele Giuliani. “La Signorina A” trae origine dai ricordi personali di ciascun componente del gruppo e dalle immagini legate a quel particolare momento della vita, sottolineando differenze, vantaggi e svantaggi del diventare adulti.
Lo spettacolo presenta un’alternanza di componenti spensierate, allegre, non consapevoli, ma fa emergere altresì le insicurezze e le paure tipiche degli adolescenti, offrendo allo spettatore non solo momenti di svago e di divertimento ma anche spunti di riflessione.
Impegnati nelle prove dal mese di settembre 2014, i membri di ControAttacco hanno condotto, coinvolgendo i propri sensi, una ricerca sull’immaginazione, da cui sono scaturiti ricordi ed emozioni, trasformati nella pièce teatrale realizzata da Daniele Giuliani.
“La signorina A” non ha una scenografia fissa; ogni attore ha con sé uno o più oggetti che lo contraddistinguono e che ne definiscono il carattere.
ContrAttaccoTeatro dedicherà la rappresentazione all’amico scomparso Lorenzo Mantellassi. Il gruppo opera dal 2007, nato dalla collaborazione tra Sfumature in Atto, Cooperativa Sociale Arca e dal SOS 2 del Servizio di Salute Mentale Adulti di Firenze. I laboratori teatrali sono stati organizzati da Daniele Giuliani, che si è occupato anche dell’attività pedagogica del progetto, la cui supervisione clinica è stata curata dalla Dott.ssa Bianca Pananti, psicoterapeuta.
Il tema della Memoria personale e sociale è la base di tutte le produzioni di ControAttaccoTeatro; precedentemente il gruppo ha realizzato altri due spettacoli.
Il primo, “Amedeo”, è un lavoro di narrazione immaginaria intorno alla memoria di un personaggio inventato dai membri del gruppo. “Noi Ricordiamo. Saggio di una fine e di un inizio” è stato il successivo progetto, dove ogni partecipante del gruppo ha scritto la storia di un proprio nonno; da queste storie è nata la drammaturgia dell’omonimo spettacolo.